2025
25-27 aprile un cammino tra i monti della Daunia alla ricerca del ben-Essere
L’imperatore romano del II secolo Marco Aurelio, uno dei massimi rappresentanti della filosofia stoica, ci ha lasciato un prezioso testo, Ricordi, una sorta di dialogo interiore non destinato alla pubblicazione, ma scritto per un esercizio personale. Le massime, sentenze, riflessioni, ivi contenute, costituiscono ancora oggi delle interessanti indicazioni per condurre una vita serena.
Non è forse condivisibile la sua visione della vita come lo scorrere incessante di un fiume che trascina e divora tutto senza possibilità di trovare appigli che ci regalino una certa stabilità?
Come non restare affascinati dall’idea che la vita, al di là delle superficiali parvenze di novità che offre, sia un succedersi ripetitivo, monotono di eventi che alimenta la nostra consapevolezza della vanità delle cose, il senso della nullità del tutto?
Quello dell’imperatore sembrerebbe un cupo pessimismo, ma non è così. Infatti ci si può salvare dall’insensatezza nella misura in cui accettiamo il nostro destino sentendoci parte del grande organismo della Natura che è il Tutto eterno da cui tutto viene e a cui tutto torna.
Il nostro benessere coincide con la capacità di adeguarci all’ordine naturale accettando tutto ciò che accade. Substine e abstine: sopporta tutto ciò che ti capita perchè è necessario e provvidenziale, astieniti da tutto ciò che non è in tuo potere.
Marco Aurelio non si limita ad enunciazioni di massima, ma propone una serie di esercizi spirituali atti ad acquisire una consapevolezza che ci aiuterebbe a vivere una vita serena.
Durante il nostro cammino tra i piccoli borghi della Daunia, non ancora conquistati dalla modernità rumorosa delle nostre città e dove persiste ancora una relazionalità umana ormai dimenticata, ci confronteremo con le sue indicazioni rendendoci conto di come la filosofia possa aiutarci a vivere meglio prospettandosi come un’arte di vivere.
Attraverseremo una Natura ancora incontaminata che pur avendo conosciuto lo stupro dei parchi eolici, conserva panorami di struggente bellezza.
Incontreremo comunità dove i segni della storia sono ancora visibili come Faeto e Celle San Vito, isole linguistiche franco-provenzali, o Castelluccio Valmaggiore e Biccari con le loro torri bizantino-normanne. E Roseto con i suoi mulini ad acqua, il forno a paglia e con l’arte degli scalpellini nel centro storico.
“ E’ possibile, in qualunque momento lo desideri, ritirarti in te stesso; perché un uomo non può ritirarsi in un luogo più quieto o indisturbato della propria anima, soprattutto chi ha, dentro, principi tali che gli basta affondarvi lo sguardo per raggiungere subito il pieno benessere: e per benessere non intendo altro che il giusto ordine interiore. Quindi concediti continuamente questo ritiro e rinnova te stesso” (Marco Aurelio, Ricordi, libro IV)
Informazioni utili
Pernottamento: in B&B. La sistemazione è in camera doppia.
Pranzo e cena: i pranzi sono sempre a sacco; le cene in ristorante.
Cosa portare: all’atto del perfezionamento della prenotazione saranno forniti tutti i dettagli tecnici per la partecipazione.
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Tre giorni di gioia, in armonia con la natura. Mi sento fortunata. E Marco Aurelio :”Gioia e Fortuna sono un caso.” Che ingiustizia, soprattutto per quanto riguarda la gioia. Intanto questi tre giorni di riflessione sul senso della nostra esistenza entrano a far parte dei miei ricordi, di quelli che salvano giacché credo esistano ricordi che invece dolorosamente pulsano. Siamo frammenti da riunire per ricostruire l’opera immensa di cui siamo parte e rispettarla. Ci sono frammenti di noi da perdonare e tenere comunque stretti. Saggezza che nella tempesta ci salverà.
Silvana Stoico.
“Il tempo della vita umana è un punto; la natura di questo punto è un eterno fluire; la sensazione generale è quella dell’oscurità; tutto è contrassegnato dalla corruzione; il movimento della vita sembra un girare a vuoto; la fortuna è un caso; la gioia altrettanto” (Ricordi, II, 17).
Con questo pensiero di Marco Aurelio abbiamo dato avvio al nostro dialogo filosofico; ne riporto di seguito i punti salienti espressi con un linguaggio essenziale:
• Ad una prima impressione sembrerebbe che le parole dell’imperatore filosofo rivelino l’animo di un pessimista … ma forse non è così perché questi pensieri sono frutto di una esperienza del mondo a cui si collegano altri pensieri che tentano di individuare percorsi di salvezza da questo flusso insensato che è la vita: a) accogliere tutto ciò che dipende dalla Natura perché non potendo accadere nulla di diverso da quanto accade, dobbiamo necessariamente accettare il nostro Destino (Amor Fati); b) Se noi non abbiamo alcun potere su ciò che non dipende da noi, possiamo agire solo sulle cose che dipendono da noi.
• Si comprende allora il motto stoico: Substine e Abstine, ovvero sopporta tutto ciò che ti capita perché è necessario e provvidenziale, astieniti da tutto ciò che non è in tuo potere.
• Noi siamo parte del Tutto, ovvero del meraviglioso ordine della Natura: nella misura in cui accettiamo di esserne parte consolidiamo il nostro ben-essere.
• Bisogna agire conformemente all’istinto comunitario praticando la giustizia e amando gli altri.
• Solo la conoscenza di sé dà la possibilità di instaurare un giusto rapporto tra me stesso, il Cosmo e gli altri: posto che gli individui non sono turbati dalle cose ma dai loro giudizi sulle cose, è necessario sottoporre a critica le nostre rappresentazioni il cui frutto sono appunto i giudizi, per dare il nostro assenso solo a ciò che è oggettivo
Con questo pensiero del filosofo abbiamo congedato il nostro dialogo filosofico dal vivo … che sicuramente continuerà online (almeno lo spero!):
“Un immenso campo libero si schiuderà davanti a te, poiché tu col pensiero abbracci la totalità dell’universo, percorri l’eternità della durata, consideri la veloce metamorfosi di ogni cosa individuale, quanto sia breve il tempo dalla nascita alla dissoluzione, infinita, al contrario, l’età precedente la nascita come quella che seguirà la dissoluzione” (Ricordi, IX, 30-32)