la ragione cordiale
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il tempo e la vita
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la ricerca del senso

Cammino del Negro: da Pertosa (40.54334, 15.44981) a San Rufo (40.41780, 15.46796)

Lunghezza del percorso km 24,5; guadagno/perdita in elevazione +800 / -410 metri; quota massima 660 metri, quota minima 210 metri.

Pernotto e cena: Agriturismo Erbanito (345 709 8190).

Centri attraversati: Polla, S. Arsenio, S. Pietro al Tanagro.

6 aprile

Due vite intrecciate tra loro

nello stesso corpo vivente ed intenzionale:

la razionale e l’emozionale;

quella animata dai pensieri, parole della mente,

questa dalle emozioni, parole del corpo vissuto;

quella della conoscenza discorsiva della ragione intellettiva,

questa delle intuizioni, immaginazioni, fantasie della ragione cordiale;

quella necessitata dalla ricerca della causalità efficiente,

questa della causalità finale.

Quando ci muoviamo negli orizzonti esistenziali

non abbiamo interesse a cercare relazioni causali

tra elementi osservati oggettivamente

secondo la modalità tipica della conoscenza delle scienze della natura;

ci interessa una conoscenza volta alla ricerca del senso,

alla ricerca di ciò che è significativo per me.

Relazionarsi a sé stessi e al mondo (gli altri e le cose)

con l’intento di comprendere e non di spiegare,

affidandosi alla ragione cordiale più che a quella intellettiva,

consapevoli di maturare intuizioni soggettive

più che chiare e distinte elaborazioni oggettive.

La ragione accordata al cuore può affacciarsi

a quegli spazi della nostra interiorità inesplorati e complessi,

può avere speranza di inoltrarsi in questi stessi spazi degli altri,

può cogliere le cose nel loro apparire insolito.

Comprendere sé stessi e il mondo

attraverso la ragione cordiale

per superare la banalità e superficialità dell’incontro

stabilendo una intenzionalità esistenziale

con me stesso, gli altri e le cose.

(essere e tempo 3 – continua)

Da Pertosa si raggiunge l’ingresso delle Grotte, a circa un km e mezzo dall’abitato. Appena sopra l’ingresso s’imbocca un sentiero nel bosco che per circa 2 km sale costantemente fino a raggiungere l’Autostrada; la si supera su un’asfaltata che passa sopra una galleria. Si continua sull’asfaltata – per niente trafficata – che scende gradualmente verso Polla. Dal centro abitato si procede su sentiero erboso che prima costeggia il Tanagro e poi un suo affluente, fino ad arrivare in prossimità dell’agriturismo “Il Pozzo” dove ci si immette sulla SR426. L’asfaltata conduce all’abitato di S. Arsenio e subito dopo a quello di S. Pietro al Tanagro. Di qui si imbocca la strada per S. Rufo che si raggiunge dopo 3 km in costante salita: la fatica è compensata dalla bella visione panoramica del Vallo di Diano.

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