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strade sbagliate

Sentiero Italia: da Spinazzola (gps 40.96939, 16.08908) a Castel del Monte (gps 41.08477, 16.27085)

Lunghezza del percorso km 28,2; guadagno/perdita in elevazione 1.308 / – 1.242 metri; quota massima: 615 metri, quota minima 340 metri.

Centri attraversati: Spinazzola. Castel del Monte.

Cena e pernotto: Castel del Monte Masseria Citulo (338 713 7443)

22 ottobre. Oggi è la mattinata delle strade sbagliate. Dopo la colazione, veloce per ridurre al massimo il tempo di contatto con altri, la consultazione abituale del GPS, parto imboccando la strada che dovrebbe farmi uscire da Spinazzola. Ma subito mi rendo conto che la strada curva e mi riporta dentro il paese. Ritorno indietro, ingrandisco la mappa sul GPS e mi accorgo che la strada percorsa e quella che dovrò percorrere quasi si identificano all’inizio: in effetti – messomi di fronte all’imbocco – vedo il cominciamento del sentiero da percorrere con una barra calata, la vegetazione incolta, e subito a fianco quello appena percorso, più largo, più pulito ed in discesa. Istintivamente scegliamo ciò che è più comodo e bello, anzi la scelta fatta è addirittura selettiva perchè esclude dalla tua vista altre possibilità. Ma non sempre la via più comoda è quella giusta.

Il sentiero in uscita attraversa le zone di Stangarone e Serra d’Arco fino a giungere ad una strada provinciale che si attraversa per immettersi in strade interpoderali tra vasti campi appena arati in direzione del Vallone del Monaco. Subito si profila un bello sguardo panoramico: alle mie spalle l’abitato di Spinazzola su un piccolo rilievo con la presenza ormai familiare del Vulture che troneggia nello sfondo; davanti a me una vasta zona collinare di rimboschimento, propaggine del Parco nazionale dell’Alta Murgia. E’ la mia direzione. Sto percorrendo un sentiero interpoderale che punta proprio in quel senso. Vado avanti deciso. Dopo un pò, per scrupolo, controllo il GPS e mi accorgo di essere fuori percorso di un chilometro. In questo caso il desiderio di immettermi nell’area boschiva del Parco lasciando la monocromaticità del terreno arato ha giocato lo scherzo. Si dice che nelle scelte dobbiamo seguire il nostro istinto; io aggiungerei che non farebbe male una valutazione della scelta istintuale ad opera della nostra ragione. Le scelte istintive sono risposte immediate che appunto perché tali non tengono conto della complessità delle situazioni. La ragione ha la capacità di mediare tra le tante variabili in gioco e trovare la giusta misura.

Entro nei confini del Parco dell’Alta Murgia e mi da il benvenuto un bel fiore di zafferanastro. Cammino piacevolmente all’ombra del bosco di roverelle e pini. Dopo un pò sento delle voci alle mie spalle, esperienza inusuale camminando da solo in posti dove è molto raro trovare gente. Cerco di sbirciare tra gli spazi della vegetazione per capire chi siano (temo i Rambo inesperti a caccia di uccellini che sparano a qualsiasi cosa si muova). Per fortuna sono due escursionisti. Quando mi raggiungono, chiedono – meravigliati – cosa ci facessi là. Rispondo che ho intenzione di percorrermi la Puglia del Sentiero Italia sino a Taranto. Alla mia risposta si accendono i loro sguardi: “Noi siamo la spedizione di Va Sentiero che sta camminando in Puglia in questi giorni. Non eravamo a conoscenza di altri camminatori sul Sentiero Italia”. Il Sentiero Italia, il sentiero escursionistico più lungo del mondo, è un percorso che attraversa le bellezze dell’Italia per 7.000 chilometri, da Trieste passando per tutto l’arco alpino, scendendo per la fascia appenninica con due derivazioni dall’Abruzzo: una che passa per Molise e Puglia fino a Santa Maria di Leuca e l’altra che scende per la Campania fino alla Sicilia. L’anno scorso un gruppo di sei giovani a cui si è aggregato un “agée” hanno deciso di percorrerlo tutto (https://www.vasentiero.org ) e – vedi la combinazione – oggi ci siamo incontrati nella tappa verso Castel del Monte. Percorriamo insieme questi ultimi chilometri che ci separano dalla meta: mi chiedono notizie dei luoghi che attraversiamo e mi coinvolgono in una improbabile registrazione per Radio Francigena.

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